Lega Calcio: Barbara, assenza Micciche' e' pesante (Mess)

L'uscita di Gaetano Micciché è un'occasione mancata per la lega calcio. La sua competenza, professionalità e dedizione hanno portato una spinta virtù della crescita dell'organizzazione. La sua assenza peserà.

Tuttavia, scrive Il Messaggero, non può sfuggire che negli organi della Lega siedono imprenditori professionisti del the Simo livello, con una competenza e professionalità indiscusse. Sbagliato quindi dire che la lega non abbia tutti gli strumenti, i mezzi, le figure e le professionalità per continuare il percorso virtuoso intrapreso un anno fa con Micciché. Giovanni Barbara, docente di diritto commerciale, avvocato esperto in materia societaria con esperienze e situazioni complesse e delicate (Ior, Piaggio, CartaSi, Allianz), e' presidente del collegio dei revisori della Lega. E in questa veste di controllore ha voce in capitolo per commentare gli ultimi fatti del mondo del calcio.

D: L'a.d. De Siervo ha convocato l'assemblea per il 2 dicembre per la nomina del nuovo presidente: era necessario tanta tempestività?

R: "Nel mio ruolo posso esprimere soltanto valutazioni tecniche, astenendomi da ogni giudizio politico e/o da considerazioni personali. Tecnicamente l'a.d. non poteva fare altro. Lo statuto della lega prevede infatti che in caso di rinuncia del presidente, l'amministratore delegato convochi senza indugio l'assemblea per l'elezione sostitutiva. Se non avesse agito in tal modo ai sensi di statuto, avrei dovuto convocare io l'assemblea".

D: Il consiglio federale della Figc nominerà un commissario ad acta il 3 dicembre se entro il 2 dicembre l'assemblea non dovesse nominare il presidente. Ritiene sia corretto?

R: Mi sembra che il commissariamento sia previsto solo per modificare lo statuto . Non posso esprimermi sulla correttezza delle decisioni del consiglio federale. Possono evidenziare solo che gli organi della lega (assemblea, consiglio e amministratore delegato) sono nei pieni poteri ed esercitano tutte le loro prerogative. Per cui, in termini di governance, la lega è adeguatamente presidiata e può svolgere un'attività di elezione del nuovo presidente. Ciò deve avvenire in tempi ragionevoli e adeguati, senza temere la spada di Damocle del commissariamento".

D: Micciché ha dichiarato che sono state svolte molteplici attività nonostante "uno statuto che non consente di operare compiutamente secondo regole di normale corporate governance". Concorda?

R: Micciche' ha anche dichiarato che è stata ripristinata una corretta governance della lega con l'elezione dei consiglieri, dei consiglieri federali e del collegio dei revisori. Ritengo quindi che Micciche' non si riferisse all'inadeguatezza dello statuto ma alla complessità delle disposizioni statutarie, che non consente una gestione fluida ed immediata. È noto, ad esempio, che per buone regole di corporate governance, il plenum è più efficiente e i processi decisionali sono più spediti quando è composto da pochi soggetti. È altrettanto noto che in lega molti poteri sono concentrati sull'assemblea delle 20 associazioni e i processi decisionali sono certamente più lunghi, faticosi e farraginosi. Quindi, se si potesse agevolare una semplificazione basterebbe che lo statuto prevedesse la delega di maggiori poteri al consiglio. Tale previsione potrebbe senz'altro imprimere maggiore efficienza e speditezza".

red/fch

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November 22, 2019 04:42 ET (09:42 GMT)

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