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MILANO (MF-NW)--Il cambiamento climatico si conferma in tutti i Paesi del mondo il primo rischio percepito. Dal 2018 a oggi il rischio climatico è rimasto in cima alle classifiche mondiali, compresa l'Italia, con un'unica eccezione nel 2020, quando il maggiormente percepito era legato alle pandemie.
Lo rivela la decima edizione del "Future Risks Report" il documento del Gruppo Axa che analizza rischi emergenti a livello globale realizzato in collaborazione con Ipsos attraverso un sondaggio che ha visto coinvolti 3.500 esperti di rischio in 50 Paesi e 20.000 persone da 15 Paesi.
I rischi cyber entrano nella Top 3 della popolazione generale e, tra le novità a livello globale, la preoccupazione sui rischi legati agli sviluppi dell'intelligenza artificiale e ai Big Data (al quarto posto) registrano il maggior aumento nella classifica degli esperti, passando dal 14* posto nel 2022 al 4* posto nel 2023.
Si tratta di un tema su cui emerge ancora la scarsa consapevolezza dell'Europa e in particolare dell'Italia, dove nella Top 3 dei rischi maggiormente percepiti dalla popolazione, viene posto l'inquinamento, mentre persiste, al terzo posto, il timore per nuove pandemie e malattie infettive.
Il senso di vulnerabilità resta elevato in tutto il mondo: l'84% degli esperti si sente più vulnerabile rispetto a cinque anni fa a livello nazionale (rispetto al 76% nel 2020) e il 73% a livello locale (rispetto al 64% nel 2020). Una tendenza evidente anche nella popolazione generale, con un aumento del 7% in tre anni, sia a livello nazionale che locale. A livello europeo, i cittadini italiani sono tra quelli che avvertono un maggiore senso di vulnerabilità sul loro territorio.
Ciononostante, in controtendenza rispetto allo scorso anno, cresce nei diversi Paesi la fiducia nei confronti di diversi attori nel limitare le conseguenze di nuove crisi globali, con un chiaro ruolo assegnato agli assicuratori. Sul cambiamento climatico, il 30% degli italiani sostiene che le istituzioni sono preparate nel gestirne i rischi (vs 27% del 2022) e cresce rispetto al 2022 la convinzione che il settore privato possa dare un contributo importante su questo tema (31% vs 26% 2022). Il 92% degli esperti e il 65% dei cittadini (primi in Europa insieme agli spagnoli) ritiene, infine, che le assicurazioni avranno un ruolo importante nel limitare l'impatto dei rischi futuri sulla società.
com/ann
anna.dirocco@mfnewswires.it
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November 06, 2023 05:38 ET (10:38 GMT)
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