Atlantia/Abertis: Castellucci, imprese forti se soci guardano lontano (Sole)

"Il progetto si basa su una visione industriale di lungo periodo: sia per i soci che per i manager. Per Atlantia e le controllate da una lato significa avere soci forti esteri nel capitale, come sono in fondi sovrani di Cina e Singapore, ma dall'altro significa non dovere dipendere dall'andamento di un solo mercato, in primis quello nazionale".

Lo ha detto l'a.d. di Atlantia, Giovanni Castellucci, in un'intervista al Sole 24 Ore a proposito dell'Opas da 16,3 miliardi di euro lanciata sulla spagnola Abertis aggiungendo che "puntiamo su obiettivi i cui risultati si misurano nel lungo periodo, non alla fine di un trimestre".

Secondo Castellucci, "se questa operazione andrà a buon fine, come ritengo, non avrà nulla a che vedere con il concetto astratto di vittoria dell'italianità: Atlantia è una grande holding infrastrutturale italiana, con azionisti di controllo italiani, con sede legale in Italia e domicilio fiscale italiano". Tuttavia, "la Borsa ha accolto il nostro annuncio con entusiasmo" ma "sarò tranquillo solo dopo l'ok della Vigilanza spagnola e quello del Board di Abertis", ha proseguito l'a.d. precisando che "se Abertis viene ceduta è perché la debolezza della struttura societaria l'ha resa contendibile".

Quanto al futuro, "Atlantia ora crescerà lungo le direttrici attuali autostrade, aeroporti, sistemi di pagamento", ha concluso Castellucci precisando che "Fiumicino non risente della crisi Alitalia".

red/alu

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May 16, 2017 02:47 ET (06:47 GMT)

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