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Share Name | Share Symbol | Market | Type |
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Eni Spa | BIT:ENI | Italy | Ordinary Share |
Price Change | % Change | Share Price | Bid Price | Offer Price | High Price | Low Price | Open Price | Shares Traded | Last Trade | |
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-0.116 | -0.78% | 14.708 | 14.662 | 14.80 | 14.854 | 14.656 | 14.846 | 8,546,828 | 17:00:00 |
Chiusura in netto calo per piazza Affari e le altre Borse europee, con il Ftse Mib che registra la peggiore performance del Vecchio Continente archiviando la sessione a -2,12%.
Dopo un avvio in calo, gli indici principali europei hanno accelerato al ribasso in seguito alla pubblicazione dei dati Pmi dell'Eurozona e l'indice Ifo di maggio.
L'indice Pmi composito dell'Eurozona preliminare di maggio si è infatti attestato a 51,6 punti, in salita marginale rispetto ai 51,5 di aprile, ma al di sotto delle aspettative del consenso a 51,8 punti.
L'indice preliminare relativo al settore dei servizi si è poi assestato a 52,2 punti, in discesa rispetto ai 52,8 del mese precedente (53 punti in consenso). Quello manifatturiero è sceso a 47,7 punti dai 47,9 di aprile (48,2 punti in consenso).
Entrando nel dettaglio dei singoli Stati, il Pmi manifatturiero della Francia è risultato pari a 50,6, in salita rispetto ai 50 del mese precedente (50 il consenso), mentre l'indice Pmi servizi si è attestato a 51,7 punti, in salita rispetto ai 50,5 di aprile (50,9 punti il consenso).
Il Pmi manifatturiero preliminare della Germania invece è calato a 44,3 punti rispetto ai 44,4 di aprile (45 punti il consenso) e l'indice preliminare relativo ai servizi tedeschi è risultato pari a 55 punti, rispetto ai 55,7 di aprile (55,4 punti il consenso).
Si segnala inoltre che l'indice Ifo tedesco si è assestato a 97,9 punti a maggio, in discesa rispetto ai 99,2 punti di aprile, e sotto le stime del consenso degli economisti, che si attendevano una lettura stabile. Inoltre l'indicatore relativo alle condizioni attuali si è attestato a 100,6 punti mentre quello sulle aspettative è a 95,3.
Deludono anche i Pmi americani, con il settore manifatturiero sui minimi da 116 mesi e il terziario da 90 mesi.
Restano poi sul banco le tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti, con gli investitori che temono che le trattative tra Washington e Pechino si stiano dirigendo verso uno stallo che durera' a lungo.
Penalizzati maggiormente dall'inasprirsi dei rapporti tra Usa e Cina sono i titoli industriali con Stm che ha chiuso a -5,57%. In rosso anche Prysmian (-3,57%), Fca (-3,01%), Cnh I. (-2,43%) e Pirelli (-2,23%).
Forti vendite anche per il comparto oil e oil service che in un contesto già negativo risentono dei netti ribassi del prezzo del petrolio. Saipem ha perso il 5,17%, seguito da Tenaris (-4,23%) e Eni (-3,45%).
Chiude in calo il comparto bancario con lo spread sul decennale che si è allargato a quota 277 punti base (273 pb in chiusura ieri): Unicredit -1,09%, Ubi B. -1,32%, Bper -1,33%, Intesa Sanpaolo -1,99%, Banco Bpm -2,16%,.
Ha resistito sopra la parità unicamente Italgas che ha registrato un +0,07%.
Sul resto del listino, si segnala Nexi (+0,11% a 8,8 euro) che a poco piú di un mese dalla quotazione, ha visto arrivare numerosi avvi di copertura da parte di diversi broker. Sull'Aim Italia infine prosegue il rally di Illa che dopo il +8,9% di ieri chiude oggi a +4,4%.
lpg
(END) Dow Jones Newswires
May 23, 2019 11:56 ET (15:56 GMT)
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