BORSA: Milano resta in calo, focus su elezioni Usa

Il Ftse Mib continua a scambiare in territorio negativo e cede lo 0,76% a 17.192 punti: in calo anche il Cac-40 (-0,64%), l'Ibex (-0,52%), il Ftse 100 (-0,42%) e il Dax (-0,25%).

Un gestore interpellato da MF-Dowjones riferisce che "il tema sotto la lente degli investitori sono le elezioni presidenziali americane che si avvicinano". Lo scandalo che ha colpito la candidata democratica alla Casa Bianca, Hillary Clinton, ha permesso al repubblicano Donald Trump di recuperare terreno nei sondaggi con un conseguente aumento dell'avversione al rischio.

"I mercati stavano gia' scontando una vittoria della Clinton e quindi la notizia ha un po' destabilizzato gli investitori in una settimana che sara' impegnativa su diversi fronti: mercoledi'" alle 19h00 ci sara' la decisione sui tassi del Fomc, giovedi' alle 13h00 l'annuncio dei tassi della BoE e venerdi' alle 13h30 i non farm payroll di ottobre, conclude l'operatore.

In un contesto cosi' delicato a piazza Affari le banche vedono prese di profitto (anche perche' lo spread Btp/Bund e' in aumento a 146 punti base): B.Mps -6,7%, B.P.Milano -2,53%, B.P.E.Romagna -2,45%, B.Popolare -2,29%, Unicredit -2,21%, Intesa Sanpaolo -1,66%, Mediobanca -1,36% e Ubi B. -0,56%.

Proseguono le vendite su Eni (-1,41% a 13,32 euro): Barclays ha limato il prezzo obiettivo del titolo a 16 euro (equalweight confermato), mentre Goldman Sachs ha ridotto il Tp da 14,7 a 14,2 euro (buy).

In completa controtendenza Terna (+0,86%), Stm (+0,83%) e Brembo (+0,72%).

Sul resto del listino si segnala Saras (+3,2% a 1,548 euro). Dal sito della societa' emerge che il margine di raffinazione medio nell'area del

Mediterraneo relativo alla scorsa settimana e' salito a circa 4,6 dollari al barile rispetto ai circa 3,6 usd dell'ottava precedente.

sda

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(END) Dow Jones Newswires

October 31, 2016 07:59 ET (11:59 GMT)

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