BORSA: commento di chiusura

Chiusura in frazionale progresso per piazza Affari e gli altri indici europei in una seduta dominata da numerosi dati macroeconomici e dalle parole del numero uno della Bce, Mario Draghi.

Il nostro indice principale ha chiuso in leggero rialzo, lontano dai massimi intraday, a 21068 punti (+0,18%). Segno piu' anche per Cac 40 (+0,1%), Dax (+0,44%) e Ftse 100 (+1,62%).

Sul fronte macro da segnalare appunto che l'indice Pmi composito dell'area euro di settembre, secondo la lettura preliminare, si e' attestato a 53,9 punti, in calo rispetto al dato definitivo di agosto a 55 e al consenso a 54,1 punti.

In Germania, invece, l'indice Pmi composito e' pari a 54,3 punti, in calo rispetto al dato definitivo di agosto a 55 punti, mentre quello manifatturiero, sempre secondo la lettura preliminare di settembre, si e' attestato a 52,5 punti, in ribasso rispetto al dato definitivo del mese di agosto a 53,3 e al consenso a 52,8 punti.

L'indice Pmi composito della Francia, infine,, si e' assestato a 51,4 punti, in rialzo rispetto al dato definitivo di agosto a 50,2 punti, mentre quello manifatturiero e' salito a 50,4 punti contro un definitivo di agosto a 48,3 punti e al consenso a 49.

Contrastati Oltreceano i listini azionari americani dopo una serie di dati che hannno segnalato incertezza sullo stato di salute della manifattura globale. La stima preliminare dell'indice Pmi manifatturiero a settembre si e' attestata a 53 punti, in linea con il dato definitivo di agosto.

Draghi, invece, nel corso di un'audizione alla Commissione Affari Economici e Monetari del Parlamento Ue ha sottolineato che se dovessero materializzarsi rischi al ribasso per l'outlook di inflazione nel medio termine piu' forti del previsto, la Bce non esitera' a intervenire.

In questo scenario a Milano hanno prevalso le vendite sui bancari. Male B.Mps (-8,57%) nel giorno della conferenza stampa del neo presidente Massimo Tononi.

Una possibile aggregazione per Banca Mps e' possibile non prima del 2016, dato che e' una procedura che "richiede tempo". Parola del neo presidente del Monte, Massimo Tononi, che a margine del suo primo incontro con la stampa dal suo insediamento a Siena, a chi gli chiedeva se il 2016 fosse un'indicazione plausibile ha risposto: "non posso che darle ragione, di tempo ce ne vorrebbe tanto, anche se non ci fossero gli Srep".

Male anche B.Carige (-4,46%). Alcuni operatori hanno letto le parole del presidente della banca senese in tono negativo per tutto il tema dell'M&A nel settore, con gli investitori che sono andati a penalizzare l'altre banca vista al centro del possibile consolidamento, ossia l'istituto ligure.

In ordine sparso gli altri titoli: B.Popolare -2,33%, Ubi B. -1,21%, Unicredit -1,17%, Mediobanca -1,16%, Intesa Sanpaolo -0,46%, B.P.Milano invariata e B.P.E.Romagna invariata.

Chiusura in rialzo per Fca (+2,85%) in una giornata molto volatile. Secondo un analista resta ancora difficile quantificare l'impatto della vicenda Volkswagen sul settore auto in termini di eventuali introduzioni di regolamentazioni piu' stringenti, ma le recenti perdite di Fca in scia al newsflow su VW vengono considerate eccessive.

Vendite invece su Saipem (-3,95%) mentre ha chiuso in progresso Moncler (+3,58%). Il titolo resta la best pick di Mediobanca Securities nel lusso. Insieme a B.Cucinelli (-1%) per gli esperti l'azione offre il piu' solido profilo di business, sia in termini di mix geografico sia per quanto concerne le opportunita' di crescita.

Da segnalare, infine, Trevi Fin. (+10,42%) complice un rimbalzo dopo i recenti cali, Piaggio (+5,5%) e Engineering (+5,82%).

In evidenza pure Cir (+4,75%) grazie all'upgrade di Equita Sim a buy e Cti Biopharma (+6,26%). L'azienda ha intenzione di sottoporre una domanda di registrazione di una nuova sostanza (New Drug Application-Nda) alla Food and Drug Administration (Fda) per Pacritinib.

fus

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September 23, 2015 11:53 ET (15:53 GMT)

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