BORSA: commento di chiusura

Termine di seduta negativo per il Ftse Mib, che ha chiuso gli scambi con un -0,11% a 18.123 punti. Guadagni invece per il Ftse-100 (+0,84%), il Dax (+0,51%), il Cac-40 (+0,72%) e per l'Ibex (+0,21%).

Era atteso per oggi il dato sull'inflazione europea: l'indice dei prezzi al consumo è passato in negativo per la prima volta dal 2009 a -0,2% a/a, dal +0,3% a/a di novembre. L'esito è stato inferiore alle

aspettative del consenso che vedeva un calo dello 0,1% a/a. A detta di diversi analisti, il dato deludente ha aumentato la probabilità che la Banca centrale europea agisca con un QE sui titoli di Stato al prossimo meeting di fine mese.

L'euforia di piazza Affari (massimi intraday del Ftse Mib a 18.478 punti) è comunque stata smorzata dalla notizia che a Parigi tre uomini armati di kalashnikov hanno fatto irruzione nella sede del settimanale satirico 'Charlie Hebdo' e hanno aperto il fuoco, causando 12 vittime e 8 feriti. La situazione di incertezza politica presente in Grecia ha poi continuato a portare volatilità sui principali indici europei.

In Usa invece è stato rilasciato il dato Adp sui nuovi posti di lavoro e quello sulle scorte di petrolio. A dicembre si è registrato un aumento dei posti di lavoro nel settore privato pari a 241.000 unitá (213.000 unitá il consenso). Le scorte di greggio statunitensi nella settimana al 2 gennaio invece sono risultate pari a 382,393 mln di barili, in calo di 3,062 mln di barili rispetto alla settimana precedente.

Attesa poi per questa sera alle 20h00 la pubblicazione dei verbali della riunione del Fomc del 16/17 dicembre.

In evidenza i titoli del lusso: Salvatore Ferragamo ha chiuso con un progresso del 2,68% a 20,29 euro, con Deutsche Bank che ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo a 22 euro da 20,5 euro, confermando la raccomandazione hold. La stessa casa d'affari ha aumentato su Luxottica (+2,03% a 45,82 euro) il target price a 48 euro da 44 euro, lasciando invariato il rating hold. Bene anche Moncler (+1,02%) e Tod's (+0,57%).

Contrastato invece il comparto oil & oil service: Eni +0,52%, Saipem -2,47% e Tenaris -1,68%. Il greggio continua a scambiare su livelli alquanto bassi: il prezzo al barile di Brent e Wti si attestano ora rispettivamente a 50,68 dollari e a 48,1 dollari.

Vendite invece sui titoli bancari: Unicredit -0,98%, B.P.Milano -0,56%, B.P.E.Romagna -2,25%, B.Mps -0,15%, Ubi B. -2,08%, B.Popolare -0,37% e Intesa Sanpaolo -1,23%. Mediobanca chiude invariata.

B.Carige (+2,77% a 0,0635 euro) prosegue il rally per il terzo giorno consecutivo. L'azione anche oggi è stata sostenuta dalle indicazioni di stampa relative ad eventuali mosse di Andrea Bonomi che sarebbe interessato ad entrare nel capitale dell'istituto ligure.

Acquisti su Atlantia (+2,39% a 19,67 euro) che si conferma tra le migliori blue chip del listino, in scia alle indiscrezioni di MF secondo cui l'Adia (Abu Dhabi Investment Authority) starebbe accelerando sul dossier Adr e starebbe studiando le opzioni per entrare nel capitale di Aeroporti di Roma.

Fca termina le contrattazioni con un +0,88%. Il gruppo conferma sia a dicembre che nell'intero 2014 la propria leadership sul mercato brasiliano nonostante una quota di mercato in calo. Il marchio americano Jeep invece continua anche a dicembre a registrare tassi di crescita delle vendite a doppia cifra in Germania (+94% a/a), mercato tradizionalmente dominato dai concorrenti tedeschi Audi, Bmw e Mercedes.

Telecom I. cede lo 0,76% a 0,85 euro. ICBPI ha confermato sul titolo la raccomandazione neutral e il prezzo obiettivo a 1,03 euro, sottolineando che secondo indiscrezioni di stampa il gruppo potrebbe accelerare sul dossier della quotazione delle torri italiane.

Anche Yoox (-5,19%) termina la seduta in calo. A detta degli analisti tutto il comparto è in calo e viene penalizzato dal fatto che Boohoo.com ha dichiarato che i risultati dell'intero anno potrebbero essere inferiori alle aspettative del mercato per via del difficile contesto di mercato.

Sul resto del listino si distingue B.Cucinelli (+2,4% a 17,5 euro). Deutsche Bank ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo da 19 a 20 euro, confermando la raccomandazione hold. Le stime di Eps vengono confermate a 0,47 euro sul 2014 e alzate del 2,6% a 0,52 euro sul 2015.

Infine si segnala la performance di Go Internet (+3,21% a 3,02 euro) che ha comunicato di aver raggiunto 23.118 clienti attivi al 31 dicembre 2014, un incremento del 46% rispetto al 2013.

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