WALL STREET: bene solo il Dow con Nike e Boeing, faro su stimoli

Seduta contrastata a Wall Street dopo un avvio in rialzo per le Borse Usa, con gli investitori che restano cauti sia sui nuovi stimoli del Governo Usa che sui rapporti sempre piú tesi tra Usa e Cina.

Il Dow Jones avanza dello 0,74% con Nike e Boeing in luce, ma l'S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno virato in negativo e cedono rispettivamente lo 0,18% e l'1,11%, con i big del comparto tecnologico come Amazon, Netflix, Alphabet e Microsoft in calo.

Continua infatti lo stallo sul nuovo piano da 1.000 miliardi di dollari, fattore che ha costretto il presidente, Donald Trump, a firmare 4 ordini esecutivi, tra cui uno che ripristina parzialmente i sussidi straordinari alla disoccupazione. Altre misure incluse nei provvedimenti riguardano un rinvio del pagamento delle tasse sui salari, del rimborso dei prestiti agli studenti e misure contro gli sfratti.

Alcune delle disposizioni tuttavia potrebbero vedere ostacoli di tipo legale dato che la costituzione Usa affida al Congresso i poteri per la spesa federale, avvertono gli strategist di Mps Capital Services.

Dai democratici sembrano però arrivare segnali di apertura. "Quindi ora il leader della minoranza al Senato, Chuck Schumer, e la speaker della Camera, Nancy Pelosi, vogliono un incontro per stringere un accordo. Incredibile come funziona tutto, non è vero? Dove sono stati nelle ultime 4 settimane quando erano intransigenti, e volevano solo denaro per salvare gli Stati e le cittá governate dai democratici che sono sull'orlo del fallimento? Hanno il mio numero di telefono", ha però attaccato su Twitter Trump.

Sul fronte politico poi non si placano le tensioni Usa-Cina. Il dipartimento del Tesoro americano ha annunciato sanzioni contro 11 ufficiali cinesi e loro alleati di Hong Kong, tra cui la Governatrice Carrie Lam, per punire Pechino per le sue mosse contro il dissenso ad Hong Kong, con conseguente congelamento dei loro asset negli Usa.

La Cina ha subito replicato e ha deciso di imporre sanzioni su 11 cittadini statunitensi, tra cui i senatori repubblicani Ted Cruz e Marco Rubio, per le loro posizioni su Hong Kong, in risposta alle misure adottate da Washington contro alcuni funzionari di Hong Kong venerdì.

alb

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August 10, 2020 11:05 ET (15:05 GMT)

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