Cina: min. Esteri, sanzioneremo aziende Usa che venderanno armi a Taiwan

La Cina sanzionerà le imprese statunitensi che venderanno armi a Taiwan, dopo che Washington ha approvato l'invio di 2,2 miliardi di prodotti - tra carri armati missili e attrezzature militari - nel Paese.

Lo ha riferito il ministero degli Esteri cinese, secondo il quale le vendite di armi "danneggiano la sovranità e la sicurezza nazionale della Cina" e le sanzioni sono necessarie per salvaguardare gli interessi nazionali.

La Defense Security Cooperation Agency, che fa parte del dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, ha informato il Congresso lunedì sulle vendite di armi proposte che includono 108 carri armati M1A2T Abrams, veicoli corazzati Hercules, mezzi pesanti e missili anti-aerei Stinger.

La mossa statunitense mette ulteriormente alla prova le relazioni tra tra gli Usa e la Cina, già tese dalle tensioni commerciali in corso. Pechino considera la vendita di armi un'interferenza nelle proprie rivendicazioni di sovranità sull'isola auto-governata.

La decisione statunitense ha coinciso con l'arrivo, ieri, del presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, negli Stati Uniti come parte di una visita a quattro Paesi alleati dei Caraibi, un viaggio che ha aumentato la rabbia di Pechino.

Il ministero degli Esteri cinese ha sollecitato gli Stati Uniti a bloccare immediatamente la vendita e ha dichiarato di aver presentato "severe rimostranze". Il quotidiano ufficiale cinese, China Daily, ha detto che Tsai sta "giocando una politica di rischio calcolato" costruendo la difesa militare di Taiwan.

cos

(END) Dow Jones Newswires

July 12, 2019 09:09 ET (13:09 GMT)

Copyright (c) 2019 MF-Dow Jones News Srl.